Che gli inquilini in questi ultimi anni non abbiano approfittato della diminuzione del tasso ipotecario è purtroppo cosa nota.
Sebbene la proprietà immobiliare garantisca ottimi profitti, ciò che non finisce di stupire è che si tenta con ogni mezzo di indebolire la posizione dell’inquilino all’interno di un mercato che non conosce norme di autoregolazione.


Ed è così che fioriscono, come la gramigna in mezzo all’orto, idee che hanno come unico obiettivo quello di aumentare i guadagni dei proprietari. Ultime nel tempo sono le proposte parlamentari depositate recentemente che toccano tre aspetti importanti del diritto di locazione.


• Il gruppo dei Verdi chiede che le pigioni non siano più legate al tasso ipotecario di riferimento, ma unicamente all’indice del costo della vita. La proposta a prima vista potrebbe anche essere sostenibile. L’indicizzazione delle pigioni, infatti, rappresenta un calcolo semplice e di facile applicazione, ma a un’analisi più attenta si scopre che sotto l’esca si cela l’amo. Indicizzare pigioni corrette, quindi ridotte perché il tasso ipotecario è sceso, è una cosa, ben altro è indicizzare pigioni che hanno sempre e solo subito variazioni al rialzo. L’idea dunque non puo’ essere accolta se prima dell’indicizzazione non si prevede il giusto adeguamento al ribasso degli affitti.


• Hans Egloff, consigliere nazionale Udc, ha chiesto, tramite una mozione, un metodo più agile e semplice per aumentare le pigioni paragonandole a quelle di mercato.  Un proprietario che vuole imporre un aumento o opporsi a una richiesta di riduzione fatta da un inquilino, può appellarsi al criterio delle pigioni di mercato. La giurisprudenza federale però impone al locatore di presentare cinque casi analoghi e paragonabili per grandezza, posizione, anno di costruzione, comfort e soprattutto che abbiano tenuto conto del ribasso del tasso. Una richiesta restrittiva che, di fatto, fa naufragare qualsiasi tentativo di applicare questo criterio. L’onorevole Egloff, presidente della Federazione svizzero-tedesca dei proprietari, vuol dare loro una mano, chiedendo un metodo di comparazione fra pigioni, molto più semplice per far sì che, soprattutto in periodi di penuria d’abitazioni sia sempre più facile imporre pigioni redditizie per chi le incassa.


• L’onorevole Feller, consigliere nazionale Plr e segretario generale della Federazione romanda degli immobiliari, con un’iniziativa parlamentare, vuole modificare il concetto secondo il quale un affitto che procura al locatore un reddito superiore dello 0,5% rispetto al tasso ipotecario di riferimento è abusivo. Secondo questo concetto le pigioni che non sono state ridotte producono tutte un reddito abusivo. Ecco quindi spiegata la ragione per la quale si propone di modificare una regola che se applicata fa paura.

Pubblicato il 

10.09.14

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